Il Carabiniere che tocca il sedere ad una donna la quale appena uscita dalla caserma racconta tutto al proprio fidanzato dando luogo alla denuncia ed al successivo processo, deve essere condannato per violenza sessuale.
Non è credibile che la donna avesse mal interpretato la situazione avendo sentito la fondina della pistola e non la mano del Carabiniere.
Secondo il Collegio giudicante della Cassazione la condanna del Carabiniere andava confermata in quanto per parlare di violenza sessuale va tenuto conto di quanto tempo la mano del molestatore si trattiene sui glutei della donna.
Se si tratta di un tempo apprezzabile sicuramente va configurato il reato di violenza sessuale.