In contrasto con altre decisioni il TAR della Campania ha ritenuto che la moglie, coinvolta in una causa di separazione con il marito, possa ottenere dal database dell’Agenzia delle Entrate tutti i rapporti patrimoniali del marito con gli intermediari finanziari anche se coperti da privacy.
Il diritto della moglie ad utilizzare le banche dati della Guardia di Finanza e degli organi tributari deriva dall’art. 5 lettera A della legge n° 241/90 in quanto anche per la moglie separata si è in presenza di interessi giuridicamente rilevanti laddove l’assegno di mantenimento su cui si dovrà pronunciare il Tribunale riveste un valore oggettivamente sociale.
Pertanto il giudice delegato per la separazione può legittimamente permettere la consultazione dell’archivio dei rapporti finanziari del marito apparentemente nullatenente con gli Istituti Bancari e di ogni altro rapporto economicamente rilevante ovvero per gli atti soggetti a registrazione, senza violazione del diritto alla riservatezza ed alla privacy.